L'estetica di un decennio

    Sono passati anni a sufficienza per far sì che gli anni ’90 tornassero di moda, in questa primavera-estate 2021.

    L'estetica di un decennio

    Eppure molti di noi li ricordano come fosse ieri, gli anni della giovinezza e di quell’incerto ottimismo. E’ il decennio che segue al pazzo edonismo degli anni ’80, che inizia con la caduta del muro di Berlino, che vede la fine dell’Unione Sovietica e l’inizio dell’Unione Europea.

    L'estetica di un decennio
    L'estetica di un decennio

    In questo lasso di tempo in chiaroscuro, sospeso tra gli anni rampanti di Reagan, Bush e della Tatcher e il caos del nuovo millennio, la moda si fa come sempre interprete delle istanze della società, e fa convivere gli stili della sottocultura urbana, come il Grunge, con il fenomeno delle Supermodelle ed infine con il nuovo Minimalismo di Helmut Lang, Jil Sander e Calvin Klein.

    Ma la vera rivoluzione estetica la fa una giovane fotografa inglese con uno scatto quasi rubato ad un’adolescente acerba che sarebbe diventata l’icona di un’epoca.

    L'estetica di un decennio
    L'estetica di un decennio
    L'estetica di un decennio

    Nel ’91 Corinne Day fotografa Kate Moss, allora sconosciuta, e come una bomba irrompe nello scenario artistico ribaltando quell’immaginario di bellezza patinata e irraggiungibile, residuo degli anni 80, e proponendo un’estetica fresca, spoglia e naturale; una vera celebrazione dell’ordinario.

    L'estetica di un decennio
    L'estetica di un decennio

    Con la sua cifra intima e scevra di artifici, Corinne Day è la portavoce di un movimento culturale che volta le spalle al glamour degli anni ’80 e si sofferma sulla bellezza cruda e un po’ malinconica della Generazione X.

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